Την περασμένη εβδομάδα, η περιφέρεια της Λάτσιο (ιταλική περιοχή που περιλαμβάνει την Ρώμη, για ένα σύνολο 5,7 εκατομμύρια κατοίκων) ενέκρινε ένα περιφερειακό νόμο που:
- δηλώνει ότι, το νερό είναι κοινωνικό αγαθό και αναγνωρίζει το ανθρώπινο δικαίωμα για νερό.
- δηλώνει ότι το νερό είναι μια υπηρεσία δημοσίου συμφέροντος, κατά συνέπεια, δεν υπόκεινται σε ανταγωνιστικές διαδικασίες.- η παροχή του νερού να μην υπόκειται σε κερδοσκοπικές διαδικασίες.- η παροχή του νερού σε δημοτικά διαμερίσματα να συμπεριλαμβάνει τη συμμετοχή του κοινού στη λήψη αποφάσεων για τη διαχείρισή του.- Ίδρυση ενός περιφερειακού ταμείου που θα βοηθήσει όσες περιοχές προχωρούν στην «επαναδημοτικοποίηση» των υπηρεσιών του νερού.- Προβλέπει την ίδρυση ενός περιφερειακού ταμείου για να υποστηρίξει τις εταιρικές σχέσεις (Δημοτών-Πολιτών) “P-PP” για επέκταση της πρόσβασης στο νερό και στις αναπτυσσόμενες χώρες.
Ο περιφερειακός νόμος έχει ήδη εγκριθεί και αυτό είναι ένα αποτέλεσμα της συνεχούς κοινωνικής κινητοποίησης.
Διαβάστε την ανακοίνωση στα Αγγλικά και Ιταλικά:
Last week, the regional government of Lazio (the Italian region which includes Rome, for a total of 5.7 million inhabitants) has approved a regional law that:
- declares water as a common good and recognizes the human right to water;
- declares that water is a service of public interest, thus not subject to compulsory competitive tendering;
- provides for water to be managed on a not-for-profit basis;
- provides for communes to introduce public participation in decision making on water management;
- provides for the establishment of a regional fund to help communes remunicipalise their water services; - provides for the establishment of a regional fund to support not-for-profit partnerships on a solidarity-basis (including public-public partnerships) to extend access to water in developing countries.
The regional law has been approved as a result of sustained social mobilisation (indeed, this is a case of popular legislation i.e. the initial text was promoted by a popular petition signed by 37,000 citizens and 40 communes; the final text is expected to be approved by the regional government of Lazio sometimes next week, but the principles above should remain).
Emanuele Lobina
Principal Lecturer, PSIRU
Business School, University of Greenwich
London SE10 9LS, UK
Emanuele Lobina
Principal Lecturer, PSIRU
Business School, University of Greenwich
London SE10 9LS, UK
Email: e.lobina@gre.ac.uk <mailto:e.lobina@gre.ac.uk> Website: www.psiru.org <http://www.psiru.org>
University of Greenwich, a charity and company limited by guarantee, registered in England (reg no. 986729). Registered Office: Old Royal Naval College, Park Row, Greenwich SE10 9LS.
University of Greenwich, a charity and company limited by guarantee, registered in England (reg no. 986729). Registered Office: Old Royal Naval College, Park Row, Greenwich SE10 9LS.
Στα Ιταλικά:
Lazio: Vincono l’acqua pubblica e la partecipazione.
Approvata la prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, presentata da cittadini e comuni.
Dopo la straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011, dopo un percorso durato due anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo, finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31, per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio.
Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle generazioni future.
Una discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta , si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa mattina. Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo e di modifica dei principi cardine della legge.
Una pressione dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali , quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di valorizzare gli spazi di partecipazione da questa aperti. Nel frattempo ci si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza nell’affermare con chiarezza tale principio.
Oggi quindi si festeggia insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni, stanno lavorando per l'approvazione di testi di legge analoghi.
L'auspicio è che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all'acqua, proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento privatizzatore che soffia dal governo.
Per approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma.
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica
Simona Savini 3494136733
Cinzia Di Napoli 3936122793
Alfonso Perrotta 3283716743
Approvata la prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, presentata da cittadini e comuni.
Dopo la straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011, dopo un percorso durato due anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo, finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31, per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio.
Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle generazioni future.
Una discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta , si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa mattina. Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo e di modifica dei principi cardine della legge.
Una pressione dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali , quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di valorizzare gli spazi di partecipazione da questa aperti. Nel frattempo ci si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza nell’affermare con chiarezza tale principio.
Oggi quindi si festeggia insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni, stanno lavorando per l'approvazione di testi di legge analoghi.
L'auspicio è che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all'acqua, proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento privatizzatore che soffia dal governo.
Per approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma.
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